Racconti Brevi e Succulenti di Paolo Pergolari
Venerdì 25 giugno, si è tenuta, nella suggestiva cornice della Biblioteca San Matteo degli Armeni, a Perugia, la presentazione dell’ultimo lavoro di PaoloPergolari, Racconti Brevi e Succulenti, pubblicato da Francesco TozzuoloEditore.
Il pittore Ferruccio Ramadori, l'editore Francesco Tozzuolo, l'autore Paolo Pergolari durante la presentazione. |
Insieme all’autore,
Paolo Pergolari, erano presenti l’editore, Francesco Tozzuolo, e il pittore Ferruccio Ramadori, che
ha introdotto la raccolta, analizzando in maniera precisa ed interessante
alcuni titoli, dando, infine, una visone complessiva e critica dell’opera nel
suo insieme. È seguita una bella lettura, fatta dall’autore, di brani
selezionati. La presentazione è stata conclusa da alcune riflessioni dell’editore
sullo stato dell’editoria locale e, in generale, relative alla letteratura
nostrana. Un incontro piacevole, che spero possa avere un “sequel”,
poiché alcuni temi trattati meritavano, a mio avviso, ulteriore discussione e
approfondimento. Spero anche di poter recuperare qualche stralcio dell’intervento
di Ferruccio Ramadori, poiché costituisce, a mio
avviso, un “bello sguardo” sul testo.
Intanto, pubblico le mie riflessioni di
lettura.
Note di lettura.
"Allora
lascio delusa la stanza e mi metto a riflettere, e vorrei pensare a quell’immagine,
a ciò che è, a quello che le ho visto fare, ma alla fine mi accorgo che finisco
sempre per ritornare a me stessa. Sì, proprio a me che cerca di riflettere su
ciò che non riesce ad afferrare o a capire."
Lo specchio,
Racconti brevi e succulenti
Racconti brevi e succulenti è una raccolta di 24 racconti che l’autore,
Paolo Pergolari, ha scritto nel corso dei suoi oltre vent’anni di attività; di
questi racconti, molti hanno vinto importanti premi letterari a livello
nazionale. Leggere questi racconti è stato un piacere, alcuni li ho apprezzati
di più, altri mi hanno soddisfatto in modo minore, ma nessuno mi ha lasciata
come mi ha trovata… un buon risultato, direi. Raccontare 24 racconti è ben
complicato, risulterei noiosa, poco coinvolgente. Mi limiterò, quindi, a cercare
di tracciare un quadro complessivo dell’opera, proverò a dare un’idea della
raccolta nel suo insieme (come se questo invece fosse semplice! XD). Racconti brevi
e succulenti è un giro allo zoo, uno zoo particolare, uno zoo incasinato,
rumoroso, vorticante, uno zoo che invece di animali, nelle sue particolari
gabbie senza sbarre, che ci girano intorno in tondo, gabbie di vita quotidiana e
di vita un po’ meno quotidiana, ospita un marasma d’umanità.
E, camminando
lungo i sentieri di questo zoo poco convenzionale, capita, a volte, che i ruoli
si invertano, e, invece di essere noi a leggere i racconti, siano loro a
leggere noi.
Racconti brevi
e succulenti è una passerella che ti passa attraverso, e ti ci trovi in mezzo,
tra quelle pagine, a cercare un’uscita o il tuo posto, quello esatto per te, in
quella sfilata serpeggiante e variopinta, in quel pulsante campionario d’umanità
che viene generosamente servito. Infatti, come già scritto nell’articolo di presentazione dell’opera, filo conduttore
della raccolta è l’umanità in tutte le sue forme e follie, in tutto il suo
normale splendore e la sua miseria comune; bella la penna dell’autore, a mio
gusto, che ce la racconta, con tono ironico e con uno stile, di cui spesso ho
parlato nelle mie recensioni e sul quale, quindi, non mi dilungherò oltre in
queste note.
Concludo con
una riflessione in merito a un paio di racconti: ho trovato interessante che, tra i testi proposti, alcuni non parlino “direttamente” dell’umanità,
ma che vi aleggi una specie di atmosfera allegorica, uno in particolare, La
guerra stravagante, ha richiamato alla mia memoria l’eco di (mi si concederà l’accostamento)
un apologo antico, quello di Menenio Agrippa, e, certo, sempre d’umanità si parla,
un’umanità sfilacciata, che, però, riesce a sistemarsi perfettamente all’interno
della trama dell’opera, dandole l’aspetto finale.
Insomma, una lettura che consiglio vivamente!
Per oggi è tutto.
Vi auguro buon proseguimento di giornata e buona domenica.
A presto,
Francesca
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